di Giulietto Chiesa.
GENTILONI MOSTRA I DENTI. (E ciascuno pensa ai fatti propri, inclusi quelli che saranno colpiti)
Sta passando in Parlamento una legge che autorizzerà l’Agcom (autorità per le garanzie nelle telecomunicazioni) a “intervenire” nelle comunicazioni elettroniche di tutti i cittadini italiani.
Che significa “intervenire”? Significa che si potrà impedire, in via amministrativa, ai cittadini, di fruire di questo o quel contenuto presente in Rete. In base a quale criterio?
Non è chiaro. Il criterio sarà il “loro”.
Intanto ti chiudono il contenuto. Poi si vedrà. Strumenti di difesa? Non è chiaro. Da chi è venuta l’idea? Ma naturalmente “ce lo chiede l’Europa”.
Il panorama delle nostre libertà si va restringendo, di giorno in giorno. Ma gli attivisti in Rete, inclusi i più importanti blogger, non hanno ancora raccolto l’appello del WAC (Web Activists Community) per una risposta comune all’aggressione dei poteri contro la libertà in Rete.
Mi verrebbe da dire: di che vi lamentate, amici, se poi vi colpiscono ad uno ad uno? Non è ancora abbastanza chiaro che non è possibile alcuna difesa individuale contro un attacco dei Poteri?
E — seconda domanda — dov’è il Movimento 5 Stelle? Loro sono in Parlamento. Ed essendo in minoranza, dovrebbero chiamare il paese alla protesta. Finora non l’hanno fatto.
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