ATF
‘
Continuiamo
la pubblicazione a puntate di “Progressisti
in divisa: la Sinistra pacifista viene arruolata”,
un libro di Patrick
Boylan* che
uscira poi tutto insieme in forma di e-book.
Sono analizzati i difetti dei pacifisti
italiani
e occidentali, che condividono i difetti della sinistra, nel
frattempo auto-eliminatasi e cooptata nel campo di chi fa le guerre.
la pubblicazione a puntate di “Progressisti
in divisa: la Sinistra pacifista viene arruolata”,
un libro di Patrick
Boylan* che
uscira poi tutto insieme in forma di e-book.
Sono analizzati i difetti dei pacifisti
italiani
e occidentali, che condividono i difetti della sinistra, nel
frattempo auto-eliminatasi e cooptata nel campo di chi fa le guerre.
Nella
precedenti puntate abbiamo iniziato a vedere nove
dei dieci tasselli
da inserire nel vasto mosaico
dell”espropriazione e contaminazione del pacifismo di sinistra da
parte dei poteri forti.
precedenti puntate abbiamo iniziato a vedere nove
dei dieci tasselli
da inserire nel vasto mosaico
dell”espropriazione e contaminazione del pacifismo di sinistra da
parte dei poteri forti.
Abbiamo
visto per primo il piano internazionale,
ossia il 1° tassello: Amnesty (USA); il 2° tassello: l”ong francese
FIDH. Poi abbiamo visto il piano
nazionale, ossia il 3°
tassello: Tavola della Pace; il 4° tassello: RaiNews24. Poi siamo
passati al piano
individuale (5°
tassello: Padre Dall”Oglio, 6° tassello: Giulio Marcon). Per una
curiosa coincidenza, poche ore dopo la pubblicazione, Padre
Dall”Oglio è stato coinvolto in uno stranissimo
“rapimento-negoziato” dai contorni torbidi, a conferma
della deriva della sua azione. E” seguita la puntata dedicata al caso
Avaaz (7°
tassello) e quella dedicata ai forum dei pacifisti in Internet e le
liste email, con i casi delle discussioni impossibili sul web,
funestate dai troll
(8° tassello), per poi approfondire
un argomento con molti echi attuali: il pacifismo
pragmatico, che poi si
schiera con le guerre di Obama (9° tassello). Oggi il 10° e ultimo
tassello, prima di entrare nel vivo del libro.
visto per primo il piano internazionale,
ossia il 1° tassello: Amnesty (USA); il 2° tassello: l”ong francese
FIDH. Poi abbiamo visto il piano
nazionale, ossia il 3°
tassello: Tavola della Pace; il 4° tassello: RaiNews24. Poi siamo
passati al piano
individuale (5°
tassello: Padre Dall”Oglio, 6° tassello: Giulio Marcon). Per una
curiosa coincidenza, poche ore dopo la pubblicazione, Padre
Dall”Oglio è stato coinvolto in uno stranissimo
“rapimento-negoziato” dai contorni torbidi, a conferma
della deriva della sua azione. E” seguita la puntata dedicata al caso
Avaaz (7°
tassello) e quella dedicata ai forum dei pacifisti in Internet e le
liste email, con i casi delle discussioni impossibili sul web,
funestate dai troll
(8° tassello), per poi approfondire
un argomento con molti echi attuali: il pacifismo
pragmatico, che poi si
schiera con le guerre di Obama (9° tassello). Oggi il 10° e ultimo
tassello, prima di entrare nel vivo del libro.
Questa
è l”ottava puntata.
è l”ottava puntata.
Buona
lettura
lettura
(la
Redazione)
Redazione)
Decimo
Tassello – Il rossobrunismo
e
il nazional-progressismo
Tassello – Il rossobrunismo
e
il nazional-progressismo
Sempre
sul piano ideologico
e sempre per minare le certezze dei pacifisti,
i poteri forti in Italia hanno favorito non solo gli appelli, da
Sinistra, a sostegno dei loro interventi militari ma anche la
recrudescenza, da Destra, del fenomeno rossobruno.
sul piano ideologico
e sempre per minare le certezze dei pacifisti,
i poteri forti in Italia hanno favorito non solo gli appelli, da
Sinistra, a sostegno dei loro interventi militari ma anche la
recrudescenza, da Destra, del fenomeno rossobruno.
Il
“rossobrunismo†è la riappropriazione, da parte dell”estrema
Destra, dei valori della Sinistra – travisandoli e snaturandoli.
“rossobrunismo†è la riappropriazione, da parte dell”estrema
Destra, dei valori della Sinistra – travisandoli e snaturandoli.
Con
i loro ciondoli a forma di croce
celtica che penzolano sulle t-shirt di Che Guevara
oppure, se sono più colti, con i loro discorsi frammisti di
citazioni
di Evola e di Gramsci,
i rossobruni riescono a confondere e a disorientare molti
progressisti, intaccando il loro senso di identità politica.
Abbindolano poi più facilmente chi è senza un preciso orientamento
politico, attraverso slogan di (apparente) rottura con lo status quo.
i loro ciondoli a forma di croce
celtica che penzolano sulle t-shirt di Che Guevara
oppure, se sono più colti, con i loro discorsi frammisti di
citazioni
di Evola e di Gramsci,
i rossobruni riescono a confondere e a disorientare molti
progressisti, intaccando il loro senso di identità politica.
Abbindolano poi più facilmente chi è senza un preciso orientamento
politico, attraverso slogan di (apparente) rottura con lo status quo.
Il
più ripetuto è: “Non
esiste più né destra né sinistra!â€,
una chiamata al qualunquismo, fatta passare per anticonformismo (
bit.ly/link-77a
►
).
più ripetuto è: “Non
esiste più né destra né sinistra!â€,
una chiamata al qualunquismo, fatta passare per anticonformismo (
bit.ly/link-77a
►
).
Così
i rossobruni promuovono proprio quell”appiattimento
ideologico
della società a cui i poteri forti mirano sin dagli anni ”80. (Se
ne è già parlato alla sezione “Sesto Tasselloâ€.) Vedere per
credere: bit.ly/link-77
►
.
i rossobruni promuovono proprio quell”appiattimento
ideologico
della società a cui i poteri forti mirano sin dagli anni ”80. (Se
ne è già parlato alla sezione “Sesto Tasselloâ€.) Vedere per
credere: bit.ly/link-77
►
.
“Macché
qualunquismo! – rispondono i rossobruni quando vengono interpellati
– Non vedete il nostro impegno politico? È semplicemente un dato
di fatto: oggi le parole ”destra” e ”sinistra” non hanno più ragion
d”essere, sono desuete; ormai bisogna essere interclassistiâ€.
qualunquismo! – rispondono i rossobruni quando vengono interpellati
– Non vedete il nostro impegno politico? È semplicemente un dato
di fatto: oggi le parole ”destra” e ”sinistra” non hanno più ragion
d”essere, sono desuete; ormai bisogna essere interclassistiâ€.
“Interclassismoâ€,
tuttavia, era la vecchia parola d”ordine del regime fascista.
Travisando la dottrina sociale dell”enciclica Rerum
Novarum,
Mussolini riprese e rilanciò il termine per convincere i lavoratori
italiani che, con il Fascismo, non esistevano più divisioni di
classe.
tuttavia, era la vecchia parola d”ordine del regime fascista.
Travisando la dottrina sociale dell”enciclica Rerum
Novarum,
Mussolini riprese e rilanciò il termine per convincere i lavoratori
italiani che, con il Fascismo, non esistevano più divisioni di
classe.
In
fondo, egli diceva, i lavoratori e il padronato non hanno interessi
contrapposti, bensì del tutto convergenti, che vanno solo
“coordinati†al meglio (compito del governo).
fondo, egli diceva, i lavoratori e il padronato non hanno interessi
contrapposti, bensì del tutto convergenti, che vanno solo
“coordinati†al meglio (compito del governo).
Così,
facendo leva sulla sua interpretazione della dottrina
dell”interclassismo, Mussolini eliminò i sindacati e proibì gli
scioperi, per tutto il Ventennio. Altro che parola desueta! (Vedi:
bit.ly/link-78
►
.)
facendo leva sulla sua interpretazione della dottrina
dell”interclassismo, Mussolini eliminò i sindacati e proibì gli
scioperi, per tutto il Ventennio. Altro che parola desueta! (Vedi:
bit.ly/link-78
►
.)
Ma
nonostante la sua vetustà , l”interclassismo viene riproposto oggi
come “novità †politica – e non solo dalla destra rossobruna.
nonostante la sua vetustà , l”interclassismo viene riproposto oggi
come “novità †politica – e non solo dalla destra rossobruna.
Sia
il “Presidente Operaio†Silvio Berlusconi che il “Megafono dei
cittadini†Beppe Grillo pretendono entrambi d”incarnare la perfetta
sintesi tra destra e sinistra e quindi di poter rappresentare tutti.
(Tutti tranne i corrotti, precisa almeno Grillo.) Secondo queste due
personalità politiche, dunque, i partiti sarebbero ormai superati –
e anche i sindacati perché oggi, non essendoci più (a loro avviso)
due classi antagoniste, gli sfruttati e gli sfruttatori, non
esisterebbero altro che gli interessi generali dei cittadini, i quali
vanno solo “coordinati†al meglio dal governo. Mussolini sorride
nella tomba.
il “Presidente Operaio†Silvio Berlusconi che il “Megafono dei
cittadini†Beppe Grillo pretendono entrambi d”incarnare la perfetta
sintesi tra destra e sinistra e quindi di poter rappresentare tutti.
(Tutti tranne i corrotti, precisa almeno Grillo.) Secondo queste due
personalità politiche, dunque, i partiti sarebbero ormai superati –
e anche i sindacati perché oggi, non essendoci più (a loro avviso)
due classi antagoniste, gli sfruttati e gli sfruttatori, non
esisterebbero altro che gli interessi generali dei cittadini, i quali
vanno solo “coordinati†al meglio dal governo. Mussolini sorride
nella tomba.
Seguono
alcuni link per avere ulteriori ragguagli sul rossobrunismo:
alcuni link per avere ulteriori ragguagli sul rossobrunismo:
-
un
articolo sull”â€attualità †di Sinistra Nazionale, forza politica
rossobruna. Alla fine dà i nomi dei suoi padri spirituali: Benito
Mussolini, Giovanni Gentile, Charles De Gaulle e poi Georges Sorel,
Che Guevara, Hugo Chavez (ed altri – vedi: bit.ly/link-79a
►
); -
il
quotidiano di Sinistra Nazionale, Rinascita,
che vanta ben tre tipografie nazionali (a Milano, Roma e Catania) e
un”edizione web (vedi:
bit.ly/link-79b
►
).
Ha abbonamenti ma niente pubblicità , quindi qualche potere forte
lo sostiene economicamente per forza; del resto il suo direttore,
Ugo Gaudenzi, ex-leader di gruppi neofascisti, frequenta da sempre i
salotti della “Destra bene†(vedi: bit.ly/link-82
►
); -
un
editoriale di Rinascita.
Essa disconosce il termine “rossobruno†e critica il quotidiano
il
Manifesto
per aver definito Sinistra Nazionale “di destraâ€; SN sarebbe “un
fronte antisistema senza più distinzioni fra destra e sinistraâ€
(vedi: bit.ly/link-80
►
); -
la
risposta di un collettivo rosso all”editorialista di Sinistra
Nazionale. Per il collettivo lo stesso diniego dell”editorialista
rivela quanto sia di destra (vedi: bit.ly/link-81a
►
).
In
ogni caso, per quanto i rossobruni possano rivendicare come ideologia
un interclassismo super partes, alla fine viene fuori con chiarezza
la loro matrice di destra. Ad esempio, nelle loro manifestazioni per
la pace in Siria, i rossobruni criticano “l”imperialismo
statunitense†che “alimenta il conflitto†– e quindi possono
sembrare a prima vista di sinistra; vedi bit.ly/link-83
►
e bit.ly/link-84
►
e un video: (breve attesa per la copia archiviata) bit.ly/link-85
►
.
ogni caso, per quanto i rossobruni possano rivendicare come ideologia
un interclassismo super partes, alla fine viene fuori con chiarezza
la loro matrice di destra. Ad esempio, nelle loro manifestazioni per
la pace in Siria, i rossobruni criticano “l”imperialismo
statunitense†che “alimenta il conflitto†– e quindi possono
sembrare a prima vista di sinistra; vedi bit.ly/link-83
►
e bit.ly/link-84
►
e un video: (breve attesa per la copia archiviata) bit.ly/link-85
►
.
Ma
poi spiegano che se criticano “l”imperialismo statunitenseâ€, non
è perché è imperialismo ma perché è un”intromissione yankee nel
Mediterraneo, Mare
Nostrum. Per
motivi nazionalistici, dunque. E anche geopolitici, considerando
tutta l”Eurasia Terra
Nostra.
poi spiegano che se criticano “l”imperialismo statunitenseâ€, non
è perché è imperialismo ma perché è un”intromissione yankee nel
Mediterraneo, Mare
Nostrum. Per
motivi nazionalistici, dunque. E anche geopolitici, considerando
tutta l”Eurasia Terra
Nostra.
E”
significativo, infatti, che i rossobruni non criticano
“l”imperialismo italiano†che alimenta anch”esso il conflitto
siriano – ad esempio, la Finmeccanica che invia materiale bellico
al regime e il Ministero della Difesa italiano che invia materiale
bellico ai ribelli (così l”Italia si garantisce una futura influenza
sulla Siria chiunque vinca). Avvenne la stessa cosa nel 2011. I
rossobruni hanno protestato in piazza contro il bombardamento NATO
della Libia in quanto atto di imperialismo soprattutto
franco-anglo-americano, e sicuramente lo è stato. Ma non hanno
protestato, in seguito, contro l”imperialismo dell”Italia che ha
sfruttato la sua influenza – in quanto paese comunque
co-belligerante e vincitore – per portare via il petrolio libico
senza onorare appieno gli impegni di ricostruzione. Come si vede, la
Destra non disdegna affatto l”imperialismo, a patto che chi si
arricchisce sfruttando un altro paese sia… l”Italia.
significativo, infatti, che i rossobruni non criticano
“l”imperialismo italiano†che alimenta anch”esso il conflitto
siriano – ad esempio, la Finmeccanica che invia materiale bellico
al regime e il Ministero della Difesa italiano che invia materiale
bellico ai ribelli (così l”Italia si garantisce una futura influenza
sulla Siria chiunque vinca). Avvenne la stessa cosa nel 2011. I
rossobruni hanno protestato in piazza contro il bombardamento NATO
della Libia in quanto atto di imperialismo soprattutto
franco-anglo-americano, e sicuramente lo è stato. Ma non hanno
protestato, in seguito, contro l”imperialismo dell”Italia che ha
sfruttato la sua influenza – in quanto paese comunque
co-belligerante e vincitore – per portare via il petrolio libico
senza onorare appieno gli impegni di ricostruzione. Come si vede, la
Destra non disdegna affatto l”imperialismo, a patto che chi si
arricchisce sfruttando un altro paese sia… l”Italia.
In
fin dei conti, dunque, quello dei rossobruni è un “antimperialismoâ€
nazional-progressista, fatto passare per la difesa di tutte le
sovranità ma in realtà italo-centrico. È ben lontano, perciò,
dall”antimperialismo ”rosso”: quello internazionalista che si oppone
a qualsiasi eventuale tentativo – italiano o statunitense o
israeliano o marocchino che sia – di estorcere plusvalore da altri
popoli, manu
militari. Come,
peraltro, si oppone a qualsiasi tentativo in Italia – da parte del
capitale nazionale o del capitale straniero – di estorcere
plusvalore dai lavoratori, manu
propria (e a volte
“manu celeriniâ€).
In sostanza, per la Sinistra il problema è lo sfruttamento, non la
nazionalità di chi sfrutta.
fin dei conti, dunque, quello dei rossobruni è un “antimperialismoâ€
nazional-progressista, fatto passare per la difesa di tutte le
sovranità ma in realtà italo-centrico. È ben lontano, perciò,
dall”antimperialismo ”rosso”: quello internazionalista che si oppone
a qualsiasi eventuale tentativo – italiano o statunitense o
israeliano o marocchino che sia – di estorcere plusvalore da altri
popoli, manu
militari. Come,
peraltro, si oppone a qualsiasi tentativo in Italia – da parte del
capitale nazionale o del capitale straniero – di estorcere
plusvalore dai lavoratori, manu
propria (e a volte
“manu celeriniâ€).
In sostanza, per la Sinistra il problema è lo sfruttamento, non la
nazionalità di chi sfrutta.
Ma
siccome la differenza è sottile, è diventato difficile per i
pacifisti di sinistra indire manifestazioni contro l”imperialismo
statunitense in Siria e la fornitura occidentale di armi ai ribelli:
rischiano di sembrare come i rossobruni. E difatti, non appena i
pacifisti antimperialisti accennano a scendere in piazza per dire
“Giù
le mani dalla Siria!â€,
i difensori italiani della rivolta armata siriana, per farli
desistere, non esitano ad etichettarli “pacifisti neriâ€, “amici
dei rossobruniâ€, “paladini di Assadâ€, persino su organi della
Sinistra; vedi: bit.ly/link-86
►
e bit.ly/link-87
►
.
siccome la differenza è sottile, è diventato difficile per i
pacifisti di sinistra indire manifestazioni contro l”imperialismo
statunitense in Siria e la fornitura occidentale di armi ai ribelli:
rischiano di sembrare come i rossobruni. E difatti, non appena i
pacifisti antimperialisti accennano a scendere in piazza per dire
“Giù
le mani dalla Siria!â€,
i difensori italiani della rivolta armata siriana, per farli
desistere, non esitano ad etichettarli “pacifisti neriâ€, “amici
dei rossobruniâ€, “paladini di Assadâ€, persino su organi della
Sinistra; vedi: bit.ly/link-86
►
e bit.ly/link-87
►
.
Grazie
alla zizzania e alla confusione che riescono a seminare nella
Sinistra, dunque, i rossobruni raggiungono pienamente il loro scopo:
espropriare, disorientare e paralizzare il pacifismo rosso
antimperialista. Pertanto il rossobrunismo è da considerarsi
senz”altro un “tassello†centrale del mosaico.
alla zizzania e alla confusione che riescono a seminare nella
Sinistra, dunque, i rossobruni raggiungono pienamente il loro scopo:
espropriare, disorientare e paralizzare il pacifismo rosso
antimperialista. Pertanto il rossobrunismo è da considerarsi
senz”altro un “tassello†centrale del mosaico.
Roma,
Piazza del Popolo, 16-6-2012: I rossobruni di Rinascita e Sinistra
Nazionale, con altre formazioni, manifestano per la pace in Siria,
agitando bandiere rosse (anche quella della Cina!) e indossando
lederhosen e divise simil-naziste.
Piazza del Popolo, 16-6-2012: I rossobruni di Rinascita e Sinistra
Nazionale, con altre formazioni, manifestano per la pace in Siria,
agitando bandiere rosse (anche quella della Cina!) e indossando
lederhosen e divise simil-naziste.
A
breve saranno pubblicate le prossime puntate e i prossimi capitoli
del libro di Patrick Boylan
breve saranno pubblicate le prossime puntate e i prossimi capitoli
del libro di Patrick Boylan
SESTA
PUNTATA: Progressisti
in divisa (6): quanti troll!
PUNTATA: Progressisti
in divisa (6): quanti troll!
SETTIMA
PUNTATA: Progressisti
in divisa (7): il pacifismo pragmatico
PUNTATA: Progressisti
in divisa (7): il pacifismo pragmatico
*Patrick
Boylan, ex docente
all”università Roma Tre, dove approdò dalla sua nativa California,
è entrato poi nella redazione di PeaceLink.it
e ha co-fondato a Roma gli
Statunitensi
per la pace e la giustizia e
la Rete NoWar.
«Non è antiamericano contrastare le guerre imperialiste del mio
paese, anzi!» tiene a precisare. «Abbiamo esportato la democrazia
così tanto che ormai ce n”è rimasta ben poca. Salviamo almeno
quella!»
Boylan, ex docente
all”università Roma Tre, dove approdò dalla sua nativa California,
è entrato poi nella redazione di PeaceLink.it
e ha co-fondato a Roma gli
Statunitensi
per la pace e la giustizia e
la Rete NoWar.
«Non è antiamericano contrastare le guerre imperialiste del mio
paese, anzi!» tiene a precisare. «Abbiamo esportato la democrazia
così tanto che ormai ce n”è rimasta ben poca. Salviamo almeno
quella!»
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Istruzioni
sull”uso dei link
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(Nota:
Cliccando sulla freccia
in su ↑
in
fondo alla pagina, davanti al numero, si torna indietro all”INDICE.)
Cliccando sulla freccia
in su ↑
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Questo
testo rinvia a vari documenti importanti (spiegazioni, prove…).
Per vederli, collegarsi a Internet e poi:
testo rinvia a vari documenti importanti (spiegazioni, prove…).
Per vederli, collegarsi a Internet e poi:
▪ (testo
cartaceo) digitare
in un browser i link:
“bit.ly/link-00”.
cartaceo) digitare
in un browser i link:
“bit.ly/link-00”.
Se
dopo un link c”è un sole ☼,
cliccarci sopra per avere la
traduzione in lingua
italiana (molto
approssimativa).
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cliccarci sopra per avere la
traduzione in lingua
italiana (molto
approssimativa).
Cliccare
sulla freccia ► se il
link non funziona o se il
documento manca per averne la copia archiviata il 3-3-2013.
sulla freccia ► se il
link non funziona o se il
documento manca per averne la copia archiviata il 3-3-2013.
Alcuni
documenti richiedono del tempo per apparire; pazientare senza
cliccare ripetutamente.
documenti richiedono del tempo per apparire; pazientare senza
cliccare ripetutamente.
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