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Comunisti perseguitati a Kiev e in Ucraina occidentale (video)

Minacciati, brutalizzati, talvolta assassinati e le loro sedi devastate. Squadracce naziste compiono violenze quotidiane per conto del governo di Kiev (video e foto)

Comunisti perseguitati a Kiev e in Ucraina occidentale (video)
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25 Settembre 2014 - 08.16


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di Franco Fracassi.

Le loro sedi a Kiev, Rivne, Lutsk, Lviv e Odessa sono state assaltate
e bruciate. Gli iscritti e i simpatizzanti sono stati minacciati,
sequestrati, picchiati, torturati e talvolta assassinati. Da sette mesi
in Ucraina (specialmente nelle zone occidentali) è in corso una vera e
propria persecuzione dei comunisti e, più in generale, delle persone di
sinistra. Perfino i parlamentari sono stati picchiati all’interno
dell’aula della Verkhovna Rada. I quattro ministri dichiaratamente
nazisti del nuovo governo di Kiev stanno premendo perché il Partito
comunista, e altri partiti affini, venga dichiarato illegale. Nel
frattempo, le squadracce naziste «ripuliscono le strade dalla melma
rossa», come ha scritto il leader di Pravy Sektor, Dmytro Yarosh.

Come Popoff ha ampiamente documentato in passato, tutto ha avuto
inizio quando le squadracce naziste di Svoboda e di Pravy Sektor si sono
impossessate della protesta di Maidan, ripulendo la piazza da
comunisti, femministe, pacifisti, ambientalisti e gay. Quando alla fine
di febbraio il presidente Viktor Yanukovich venne costretto alle
dimissioni e le forze dell’ordine smisero di presidiare e di proteggere
il centro di Kiev la sede del Partito comunista ucraino (Kpu) venne
presa d’assalto. Simboli, busti, bandiere, libri e manifesti vennero
distrutti o dati alle fiamme. I militanti che si trovavano all’interno
dell’edificio furono brutalizzati e poi fotografati, e le loro foto
fatte circolare su Facebook con la scritta: «Questi sono i veri nemici
della Patria. Non importa se si tratta di donne o di bambini, sono il
cancro della nostra società e vanno estirpati. Andateli a scovare a casa
e fateli fuori!». Nei giorni successivi gli appartamenti di decine di
iscritti e simpatizzanti del Kpu vennero presi d’assalto. I raid
lasciarono alle loro spalle anche alcuni cadaveri, tra cui una donna
incinta.

Nel frattempo, la sede centrale del Kpu venne occupata da Pravy
Sektor e dall’organizzazione nazista “I guerrieri della luce e della
bontà”.

Da Kiev la pratica dei pestaggi si è estesa in buona parte
dell’Ucraina. Specialmente nelle province occidentali, dove la presenza
dei nazisti è più forte e più legata al potere locale.

Ma il vero spartiacque è stato rappresentato dal massacro di Odessa,
quando tra le cento e le trecento persone (non esiste un dato univoco
delle vittime del massacro) sono state torturate, stuprate, picchiate a
morte, sgozzate e poi bruciate all’interno della Casa dei sindacati. Le
vittime erano tutte iscritte o simpatizzanti del Partito comunista. I
carnefici erano miliziani dei vari partiti e movimenti nazisti (anche
provenienti dall’estero), poliziotti e criminali comuni.

Sergei Kirichuk è uno dei fondatori di Borotba (uno dei partiti
comunisti ucraini): «L’orrore di Odessa ha dimostrato che si potevano
compiere atti del genere e restare impuniti. Da allora per chi si
considera di sinistra in Ucraina è iniziato il terrore. Ci stanno
braccando. Vogliono costringerci a espatriare. Come dice Yarosh, noi
siamo “portatori criminali dell’ideologia comunista”. Quindi, andiamo
eliminati. Posso dire con certezza che in Ucraina esiste l’apartheid,
anche se non è ancora stata codificata dalla legge».

Secondo Human Right Watch, sono centinaia gli attivisti di sinistra
perseguitati in Ucraina. “Russia Today” ha quantificato in
trecentocinquantotto i membri o i simpatizzanti dei vari partiti
comunisti assassinati.

Il leader del Partito comunista ucraino accusa il nuovo governo
ucraino di usare la forza contro i manifestanti delle opposizioni. Due
deputati del partito nazista Svoboda lo aggrediscono.

Il parapiglia nato dall’aggressione in parlamento di due deputati di Svoboda al leader del Pku.

 

Militanti di Pravy Sektor e di Svoboda assaltano, distruggono e
danno alle fiamme a una sede del Partito comunista ucraino a Kiev.

Assalto di militanti di Pravy Sektor e Svoboda alla sede del Pku a
Kiev. I devastatori urlano: «Per i comunisti ci vuole la ghigliottina!».

Un ragazzo pestato a sangue da militanti di Pravy Sektor per la sua attività sui social network giudicata troppo di sinistra.

Il trailer di un documentario sui neonazisti ucraini.

Manifestazione di Svoboda nel centro di Kiev.

Manifestazione di Svoboda nel centro di Kiev.

Gruppo di neonazisti assalta il bar gay “Pomada”.

Fonte: http://popoffquotidiano.it/2014/09/24/comunisti-perseguitati-a-kiev-e-in-ucraina-occidentale-video/

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