'Giulietto Chiesa: in primo luogo difendo la decenza dell''informazione' | Megachip
Top

'Giulietto Chiesa: in primo luogo difendo la decenza dell''informazione'

Il significato della grande operazione hacker, Trump, la Cina e altre amenità, come la Terza Guerra Mondiale. Giulietto Chiesa risponde a un suo lettore.

'Giulietto Chiesa: in primo luogo difendo la decenza dell''informazione'
Preroll

Redazione Modifica articolo

8 Gennaio 2017 - 20.57


ATF

di Redazione

Gentile dott. Chiesa

non riesco a capire perche” continui a difendere Putin in questa battaglia sull”hackeraggio, quando infatti se questo sia avvenuto o meno è del tutto irrilevante e comunque non sarebbe niente di illegale e neppure di immorale. Anzi credo che la sua ostinazione a negare che tale hackeraggio sia avvenuto possa gettarle una luce sinistra sul suo lavoro. Putin ha semplicemente sfruttato l”incompetenza clintoniana in modo del tutto legittimo. Se la Clinton è stata così sprovveduta da usare il suo server privato beh allora è più che legittimo che gli americani ne siano stati messi al corrente…

È comunque interessante notare questo scisma del “deep state” americano che non ha precedenti e i cui effetti potrebbero essere imprevedibili.

Non ho potuto fare a meno di constatare che Pandora Tv non abbia assunto alcuna posizione critica nei confronti di Trump e del nuovo spirito anticinese della nuova amministrazione USA. E ovvio che questa nuova amministrazione abbia come priorità quella di contenere la Cina e possibilmente voglia schiantarla economicamente e in questa chiave andrebbe letta la nuova “alleanza” con la Russia.

Mi permetto di dissentire sulla sua premonizione del 21th secolo come del secolo cinese. La Cina è un paese dove 8 persone su dieci vivono in condizione terzomondiste e la crescita su questi ritmi è insostenibile anche per il partito comunista. Altro punto debole cinese è la propria dipendenza dall”export che la rendono del tutto vulnerabile economicamente. La percentuale di brevetti in IT cinese è di appena il 6%, gli USA hanno più del 60% di questi. Solo per rimarcare da che parte sta il futuro. L”introduzione dell”automatismo renderà la principale forza cinese (la forza lavoro) del tutto irrilevante nel prossimo futuro e il mercato interno è ancora del tutto inadeguato. Insomma la vedo dura che il prossimo secolo non sia un altro secolo americano… unica possibilità che Germania e Russia trovino un qualche tipo di accordo… cosa storicamente improbabile ma non impossibile.
Spero che trovi le mie constatazioni condivisibili e le auguro una buona giornata.

Giovanni Fini

[center]***[/center]

Anche lei mi pare, in parte stravede. Specie se vede una “luce sinistra” sul mio lavoro. Se per “sinistra” lei intendesse che potrei essere scambiato per un agente di Putin, allora posso dirle che si trova già in numerosa compagnia. Temo anch’io che, molto presto, dire la verità, o ciò che si pensa sia la verità, diventerà molto pericoloso. Se invece lei usa la parola “sinistra” come posizione nella geografia politica, posso solo dirle che tendo a starle il più lontano possibile, se non altro per risparmiare il mio olfatto.

Io non ho mai “difeso” Putin. Io, in primo luogo, difendo la decenza dell”informazione. Chiedo prove. Che non ci sono. Abbiamo appena pubblicato su Pandoratv.it un”ottima e dettagliata analisi dell”assenza di prove e dell”inganno manipolatorio dei servizi segreti americani. Perfino comica è la constatazione (facile a farsi) che le accuse contro Putin (altra ridicolaggine la personalizzazione del demone) sarebbero essenzialmente di avere “fatto “propaganda”. Accusare la Russia di “fare propaganda” è una cosa assolutamente ridicola. L’America ha un esercito di milioni di persone, tutti i grandi media, tutte le televisioni, che fanno propaganda. La Russia avrebbe solo RT e Sputnik. Non fa ridere? E gli hacker russi avrebbero “fatto propaganda”? Peggio ancora: dai documenti di CIA, FBI e NSA, emerge che i loro segugi hanno letto solo Sputnik e visto RT. Le cose denunciate o sono inconsistenti, o sono comiche. I russi avrebbero offerto le informazioni, in chiaro, che oggi sono usate per accusarli. E che c’entrano gli hacker? Inoltre le frasi attribuite a Putin, a partire dal 2014/2015 (prove tutte da verificare, naturalmente. E, senza aspettare le quali, posso dire che la loro credibilità è nulla, perché ci descrivono un Putin tanto stupido quanto incredibile) dimostrerebbero che era Putin ad essere sotto sorveglianza hacker e non il contrario. Infatti chi avrebbe potuto registrare quelle frasi (dette quando?, a chi?, in che circostanza?) se non microfoni e registratori illegalmente piazzati nei luoghi dove lavora?

C’è poi il dato della smentita di Wikileaks, circa il fatto che sarebbe stata la Russia a procurargli le informazioni. Non conta? Possibile. Ma allora fuori le prove, altrimenti la smentita di Assange vale esattamente quanto “scoperto” dai segugi dalla CIA e dell’FBI.

Il fatto è, caro Fini, che a lei sfugge l’operazione nella sua vastità. Secondo l’indagine citata da pandoratv, oltre la metà degli elettori democratici hanno interpretato l’hackeraggio dei russi come intromissione nei sistemi elettorali americani, cioè essi avrebbero falsificato il voto, consentendo la vittoria di Trump. È vero che questo non c’è nelle accuse dei servizi segreti americani, ma il risultato delle loro trombonate, ripetute milioni di volte, è che il pubblico pensa che Putin può modificare le elezioni in un altro paese. E infatti i media nostrani già questo dicono, aprendo la caccia alle streghe e accusando ogni opposizione di collusione con la Russia e di essere divenuti agenzie russe d’influenza. Ormai siamo al punto che si “paventa” che anche il M5S “possa diventare” destinatario di finanziamenti di Putin. Siamo alla caccia alle streghe. Tutto questo non è un “danno collaterale” involontario: è lo scopo per cui tutta questa campagna è stata inscenata.

Che la Russia studi le mosse informatiche dell”America, metta in atto contromisure, abbia le proprie strategie, è evidente. Dopo quello che tutti dovremmo sapere (e non sappiamo. Vada a vedere “Snowden” di Oliver Stone, dove si rivela che gli hacker della NSA possono “spegnere” un intero paese, nel caso specifico lo fecero in Siria) i russi sarebbero dei folli, e anche stupidi, se non avessero preso misure e elaborato proprie, adeguate difese, e offese. E non da ieri. Per esempio: se avessero fatto bene quello che dovevano fare, probabilmente, il Coro dell’Armata Rossa avrebbe cantato a Latakia invece di finire in fondo al Mar Nero. Ma questa è solo una mia opinione.

Che Putin abbia dato quegli ordini non è provato. E, aggiungo, non è nemmeno credibile. Se inoltre avessero quelle prove la domanda è la solita. Perchè non le date? Non le danno perché costruiscono una “verità” basata sull’inquinamento della pubblica opinione. Che, non sapendo nulla, può essere trascinata dovunque. E la NSA è l’organizzazione che sa fare queste cose meglio di chiunque al mondo, salvo il Padreterno, che non è di questo mondo e in genere non usa gli stessi sistemi. Questa è la mia posizione. Ho sempre detto, e ripeto, che Putin non è un santo. Ma trovo inverecondo che mi venga presentato come un diavolo. Le motivazioni della mia posizione le ho espresse ripetutamente nei miei articoli e nel mio ultimo libro Putinfobia. Non le ripeto qui. Probabilmente molto presto dovrò esporle di fronte a un giudice dall’Italia colonizzata, che risponderà alle indicazioni dell’Impero, ma allora impiegherò il tempo che mi verrà concesso, insieme alle norme di detenzione, in modo conforme alle possibilità.

Per quanto concerne la nostra linea comune, di Pandoratv.it e di Megachip.info, il suo rilievo è non appropriato. Io e altri abbiamo espresso con chiarezza valutazioni critiche e analisi critiche della posizione (per ora parzialmente presunta) di Donald Trump verso la Cina. Tra l’altro la stessa sospensione di giudizio va mantenuta anche per quanto concerne la Russia. Nella squadra di Trump c’è tutto è il contrario di tutto. Per ora. Vedremo. Quanto lei dice è esattamente quello che noi pensiamo. La discussione è aperta.

Per quanto concerne le sue idee sul XXI secolo e la Cina, i suoi dati li tengo presenti. Ma ritengo più valida l’analisi del Project for the New American Century (PNAC) dei neocon americani, che individuarono la Cina come la maggiore minaccia strategica al dominio USA sul mondo, al 2017. Ci siamo. Ed è probabilmente perché “ci siamo” che accade tutto quello che sta accadendo. Secondo me le cifre che lei espone dicono una parte della verità. Piccola.

L’Africa è già in gran parte cinese. E le previsioni di una immensa crisi interna alla Cina, elaborate nei centri di ricerca occidentali da almeno trent’anni, si sono fino ad ora rivelate non utili. La Cina ha una sua dinamica, che non risponde ai criteri della Bocconi e della Luiss. Mentre la crisi dell’Occidente è già in corso, e procede ormai senza controllo. Siamo in “acque inesplorate”, come ha detto Rothschild. Chi dominerà il mondo lo potremo decifrare solo se riusciremo a evitare la terza (e ultima) guerra mondiale. Il dato che guida le mie analisi è che sono gli Stati Uniti che si preparano a combatterla, non la Russia, e non Putin.

Cordiali saluti

Giulietto Chiesa [GotoHome_Torna alla Home Page]
DONAZIONE

Native

Articoli correlati