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A Livorno vince M5S. Un voto storico contro il Pd, da sinistra

'Filippo Nogarin è il nuovo sindaco di Livorno. Per la prima volta il Pd va all''opposizione, al termine di una vera e propria sua disfatta. [senzasoste.it]'

A Livorno vince M5S. Un voto storico contro il Pd, da sinistra
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9 Giugno 2014 - 11.32


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da senzasoste.it.

Filippo Nogarin è il nuovo sindaco di
Livorno. Lo hanno deciso i 35.899 che lo hanno votato (1/4
dell”elettorato) e che sono stati sufficienti per mandare per la prima
volta il Pd all”opposizione, visto che l”ex partitone ha preso solo
31.709 voti, 2.300 meno che al primo turno. Più che una vittoria dei 5
Stelle appare una disfatta del Pd.

Ci sono alcuni aspetti inequivocabili di
questo voto. Il primo è il drastico calo della partecipazione dal 64%
del primo turno al 50% del secondo. Il secondo è che il Pd non è
riuscito a portare a casa nemmeno gli stessi voti del primo turno, fatto
che fa sospettare che un po” di renziani non siano andati a votare
nemmeno a questo giro. Come ultimo aspetto quello della provenienza del
voto: i 19.500 voti in più che sono arrivati a Nogarin (al primo turno
ne aveva presi 16.210) provengono per la maggior parte da sinistra,
sicuramente molti dei 13.973 presi da Raspanti al primo turno
(Buongiorno Livorno e alleati). Ma anche molti da parte di cittadini che
in questi anni hanno condiviso le lotte contro il rigassificatore, il
megainceneritore, la discarica di Limoncino, le speculazioni di Nuovo
Centro e Porta a Mare.

Vediamo commenti di molte persone che
vivono fuori Livorno che sono stordite da questo risultato e da
posizioni come le nostre. Chi vive qui sa benissimo che la sinistra
organizzata elettoralmente (eccetto Rifondazione), quella organizzata
dal basso e quella diffusa nel sostegno a tante lotte sul territorio,
hanno votato in massa per i 5 Stelle, o meglio contro il Pd. Molti
tappandosi il naso ma per il bene della città, altri in modo naturale
visto che nella sede del Movimento 5 Stelle di Livorno sono appese le
bandiere “No Rigassificatore” e “Referendum Acqua Pubblica”, le stesse
che molti hanno in casa. Col Pd invece cosa c”era da condividere? Nulla,
se non la vuota retorica di chi spesso parla facendo credere ai propri
elettori che esiste sempre il Pci.  Anzi, probabilmente molti possono
condividerci le decine di denunce e i processi dei prossimi mesi per
molte battaglie recenti e passate.

Ci sarà sicuramente qualcuno che la farà
passare come la sconfitta della Livorno rossa e della sinistra e
interpreterà questo risultato come l”avanzamento delle destre. Noi
sappiamo solamente che in questo consiglio comunale ci sarà solo una
rappresentante del centrodestra su 32 consiglieri (minimo storico della
destra livornese). Ci saranno 20 del M5S di cui ne conosciamo alcuni che
abbiamo incrociato in qualche lotta ambientalista, ci saranno 3 di
Buongiorno Livorno e ci sarà Marco Cannito. Se qualcuno in tutto ciò ci
vede l”avanzamento della destra (storica o moderna) ce lo spieghi bene.
Sicuramente in questo consiglio comunale ci sarà meno rappresentanza per
banche e lobby, anche se sappiamo che i poteri forti della città
continueranno a comandare e il consiglio comunale è ormai un luogo dove
le sorti della città si decidono in misura minima.

Tuttavia in Comune stasera c”erano molte
facce preoccupate: dirigenti, funzionari, vertici dei Vigili Urbani e
molti altri che hanno sempre avuto la faccia arrogante di chi si sentiva
tutelato da un potere inscalfibile. Questa è la sconfitta di un
malgoverno ventennale, di un potere adagiato e sempre più privo di
qualità. E” anche la sconfitta culturale de Il Tirreno che ha cercato
fino all”ultimo di reggere il gioco a Ruggeri sull”impegno a cambiare,
dipingendo Nogarin come un improvvisato.

Chiudiamo ribadendo un passaggio che abbiamo scritto nell”editoriale preballottaggio: Sappiamo
bene che quando si apre un tombino sigillato esce tanta merda
sottoforma di ambigui imprenditori che aspettavano la fine di un”era,
personaggi incapaci che pensano di aver inventato la politica o
pericolosi cialtroni. Ma sappiamo anche che quando un potere
pluridecennale se ne va, libera anche tante energie spesso represse in
questa cappa di piombo che ha sempre visto coesi
partito-sindacato-amministrazione.

Noi continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto. Militanza politica e un giornale indipendente.

Livorno ha dato, come sempre, un segnale
di ribellione sapendo di rischiare. Ma come disse Lenin: “Per fare una
frittata bisogna cominciare a rompere delle uova”.

redazione 9 giugno 2014

Fonte: [url”http://www.senzasoste.it/livorno/a-livorno-vincono-i-5-stelle-un-voto-storico-contro-il-pd-da-sinistra”]http://www.senzasoste.it/livorno/a-livorno-vincono-i-5-stelle-un-voto-storico-contro-il-pd-da-sinistra[/url]

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