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Consigli per la Terza Repubblica

Lettera aperta di Nicola Bonelli ai parlamentari, per l'auspicato Cambiamento.

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1 Ottobre 2018 - 07.12


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di Nicola Bonelli

 

Ai Signori Deputati e Senatori d’Italia. 

Spunti di riflessione… per l’auspicato Cambiamento 

La presente Lettera aperta nasce: da cognizione di causa, da esperienza vissuta e danni subiti… da profonda preoccupazione per il futuro del nostro Paese.

Ed ha lo scopo di stimolare riflessione e dibattito sulle vere cause che ne stanno provocando il declino economico e morale, cui assistiamo ogni giorno.

La Corruzione italica – la piramide di fango che sta soffocando il Paese (secondo Andrea Camilleri) – è spesso prodotta non dal mancato rispetto delle leggi, ma dalla qualità di alcune delle tante leggi approvate negli ultimi 40 anni. Leggi ispirate non dall’Interesse Generale ma da interessi di parte. È una Piramide… fatta di blocchi privati (Corrotti e Corruttori) e di cemento statale: le Leggi. 

C’era una volta lo Stato di Diritto, con leggi che regolavano il diritto del Cittadino ed il dovere del Pubblico Ufficiale. Da quando l’abuso e l’omissione in “assenza” di dolo, non sono più reati, Egli agisce da Padrone della Cosa Pubblica: – si barcamena fra le influenze pervenute dall’alto; – se ne frega della meritocrazia; – copre le magagne con la legge sulla privacy; – concorda il prezzo del suo silenzio, con la legge del silenzio-assenso.

Nella Giustizia hanno demolito un Pilastro della Costituzione. La Legge non è più uguale per tutti, da quando presso le Procure è in uso il” modello 45”. Che: – rende facoltativa l’azione penale; – favorisce la prescrizione; – consente il traffico delle influenze.

Quando il tintinnio delle manette (di Mani Pulite) suonava insistente alla porta dei Politici, questi decisero (con la legge Bassanini) di trasferire la responsabilità degli Atti Pubblici alla Burocrazia. La quale ne ha conquistato il potere, ma si è liberata della responsabilità: moltiplicando le poltrone… frantumando le competenze in una miriade di uffici… praticando lo scaricabarile.

Vi sono Leggi che favoriscono l’evasione fiscale: in continua crescita da quando l’IVA (imposta sul valore aggiunto) è subentrata alla vecchia IGE (imposta generale sull’entrata). L’IGE era un’imposta certa: calcolata e versata ad emissione fattura. L’IVA invece è un’imposta probabile: calcolata sulla differenza tra vendite ed acquisti, da versare a fine periodo fiscale. Basta procurarsi una fattura acquisti falsa e l’imposta da versare si riduce.

Credo che l’IVA sia nata per favorire Tangentopoli. Che ha bisogno di fatture false. Che servono: – a chi le emette, per riciclare denaro sporco; – a chi le riceve, per costituire fondi neri e pagare tangenti. E per di più si presta molto all’evasione: finora 30 miliardi di euro… che si raddoppieranno, con il prossimo aumento IVA.

Negli appalti pubblici hanno demolito un altro Pilastro della Costituzione: il Libero Mercato. Non si usa più la gara pubblica. Con una forma camuffata di trattativa privata, si affida l’esecuzione dei lavori a chi è disposto a fare il progetto… ed a pagar tangenti.

È una procedura truffaldina: – più volte imposta da Direttive Europee (NdE1);­­ – prevista nell’art. 24, lettera b, della legge 584/1977; – confermata con l’art. 83 del Dec.to. L.vo 163 del 2006; – molto usata nei Grandi Appalti.

Col pretesto di valutare la qualità dell’opera prevista, l’aggiudicazione avviene sulla base non del costo reale da sostenere, ma della qualità dell’opera. Elevando (con la fantasia) gli elementi della “qualità” si riesce a triplicare l’importo da pagare. Risulterà aggiudicataria l’unica impresa che ha fatto il progetto. La partecipazione di altre imprese è fittizia e… complice. Per colmo, non si usa più la contabilità dei Lavori, ma questi vengono liquidati “a corpo e non a misura”. Si evita in tal modo ogni oggettiva verifica dei lavori eseguiti. Per questo in Italia le opere pubbliche costano 3-4 volte più degli altri Paesi.

L’uso di questa norma consentì negli anni 80 la grande spartizione dei Fondi F.I.O. (Fondi Investimento Occupazione) prestati dalla B.E.I. (Banca Europea Investimenti) e gestiti dal C.I.P.E. (Comitato Interministeriale Programmazione Economica). I cui risultati furono: – nessun posto di lavoro; – tante Opere Fantasma. Il tutto ottenuto con procedure d’appalto e di controllo truffaldine. Per conoscere ciò ch’è accaduto in quel periodo, suggerisco di leggere le due Delibere C.I.P.E., del 06.02.1986 e del 12.05.1988, da cui si possono dedurre: modalità, importi e centinaia di opere fantasma in tutta Italia.

Non c’è alcun dubbio: la norma in questione è una legge scellerata: – concepita daLobbisti & Piduisti, nei retrobottega istituzionali; – imposta da Direttiva Europea (NdE1); – approvata (a scatola chiusa) da un Parlamento ignaro e superficiale; – ma bocciata dal TAR Lazio. Il quale, nella sentenza 1609 del febbraio 2007, dichiara: “questa norma usa valutazioni discrezionali… distorce la competizione… ha l’effetto patologico di pilotare agevolmente la gara d’appalto”.

Nonostante l‘autorevole censura, questa norma è tuttora in vigore. Usata nei grandi appalti (MOSE, TAV, EXPO-2015), è riuscita (pilotando e rubando) a formare un Debito Pubblico da 200mila miliardi di Euro. Ed ha dato origine ad un Sistema Criminoso: le imprese che vi aderiscono si organizzano per bande (A.T.I. e Cricche varie), si spartiscono gli appalti e si arricchiscono. Chi non accetta di pagar tangenti e/o far fatture false, è costretto a chiudere… e finisce in povertà.   

Meriterebbe una riflessione questa Europa (NdE2)… e le sue madornali contradizioni. Da una parte (con il Patto di Stabilità) frena l’indebitamento; dall’altra (tramite la Banca Europea Investimenti) lo promuove e lo incentiva.

In Basilicata, ad esempio, assistiamo ad una situazione tragicomica. Non si riesce a reperire i 300 milioni di Euro necessari per la ricostruzione di alcuni viadotti disastrati della SS 407- Basentana, con progetti pronti dal 2016. Nel frattempo la Regione ha contratto con la stessa B.E.I. un prestito di 500 milioni di euro, destinati al già collaudato sperpero (500 miliardi di lire) degli anni 80. Assisteremo quindi a breve: ad altre truffe ed opere fantasmalungo gli Sventurati Fiumi lucani… ed al contemporaneo crollo di viadotti lungo la Basentana.

Tra i viadotti Basentana che crolleranno c’è anche quello in contrada Molino. Del quale sin dal 2013 ho denunciato al Prefetto di Potenza non solo le condizioni di pericolo, ma anche la qualità dell’opera: “progettata con i piedi e realizzata col risparmio”… ed una proposta tecnica risolutiva: realizzabile in poco tempo e con pochi soldi. A distanza di sei anni prendiamo atto: – che nulla è stato fatto; – che le condizioni sono peggiorate; – che si salvi chi può!

Anche il C.I.P.E. meriterebbe una riflessione. È una specie di Governo Parallelo: – che opera all’ombra del Consiglio dei Ministri; – che gestisce le Pubbliche risorse contro l’Interesse ed il Bene del Paese; – che crea Fantasmi tra opere appaltate ed Enti Appaltanti… per una migliore spartizione della Torta ITALIA.

Egregi Signori Deputati e Senatori, mi auguro che prendiate coscienza di questa assurda situazione; e che interveniate con energia per: – 1) ripristinare lo Stato di Diritto e resuscitare la Meritocrazia; – 2) abrogare la legge IVA (ritornando all’IGE) e le tante Leggi Malavitose sugli appalti; – 3) chiudere il C.I.P.E., per ridare dignità al Consiglio dei Ministri, e trasparenza al suo operato; – 4) resuscitare i reati di Abuso ed Omissione; – 5) cancellare sia la privacy dagli Atti pubblici, che l’assenso dal silenzio del Pubblico Ufficiale; – 6) correggere il percorso ambiguo dell’Unione Europea – 7) riflettere sull’operato della B.E.I., tra i cui Soci vi troviamo anche le Grandi Imprese: le stesse degli appalti truffaldini di cui sopra.

Quanto agli appalti di opere pubbliche, le due fasi di progettazione ed esecuzione vanno affrontate in momenti e con soggetti diversi: ­– nella prima fase va perseguita anche la qualità: con progetto esecutivo e responsabilità del Progettista; – nella seconda fase va perseguito soltanto il minor costo economico, tramite gara pubblica.

A mio avviso, questo è il minimo da farsi: – per sperare nel Cambiamento da Voi promesso; – per reperire le risorse necessarie; – per riavviare lo sviluppo e combattere la povertà; – per invertire il declino morale del Paese; – per dar vita alla Terza Repubblica.

Sarà gradito un Vostro riscontro.

Cordiali saluti… e Buon Lavoro.

 

Tricarico (MT), 18 luglio 2018.

 

Note dell’editrice Lorella Binaghi

1 – Non sono veri i “parlamentari europei”. Di Ida Magli.

2 – Non è una nazione l’Europa. Non esiste giuridicamente alcuna “unione” europea.

 

Link articolo: Consigli per la Terza Repubblica

 

 

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